lunedì 4 febbraio 2013

L’ultimo bus notturno




Polveri fini sta gocciolando dal cielo  ossidato,
il tramonto  sembrerebbe che venisse prima da alcuni, o
loro stesi entrano per sbaglio … chissà…

una brezza sottile, sottile di profumo,
come una volta i detersivi
porta da un piano  sovrapposto una proiezione di un pomeriggio.
quello…

dove  vado al primo incontro: – lei un ologramma generico,
abbracciata da molti più volte come lei sapeva – il mio pensiero
e stato audace e naturale, non come me timido, imbranato

l’emozione egoista alla volta, sorseggiandola,
lasciando a me soltanto l’intenzione
- che ancora la ho intatta

stasera qui
dalle polveri del miracolo, cerco di  spietrire Anna nascosta molto tempo fa
in pietra-sul-pietra di un sogno che si voleva  senza macchie – la gioventù…

il gesto rimane in aria, interratta l’occhio e il respiro fino al…

un claxon rompe questo presente in migliaia di frammenti,
migliaia di altri corpi sconosciuti emergenti sul loro conto con uno strano domani passato
confuso, prendo  il bus di notte, l’ultimo… e scivoliamo insieme per Orione

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