lunedì 4 febbraio 2013

,, che bello soffro…”



uno specchio si guardava in un altro specchio 
e questo in altro, poi in un altro, e così via … 
ad una presunta fine, casuale, c’è il niente 
questo niente e profondo come ogni niente ante-big bang 
che si aspetta di farsi grande … 
il rispecchiato sta creando una parvenza d’orgoglio 
imitando l’arroganza di primo Lucifero 
uovo-specchio o lo specchio? … 
per diventare il vano uno di lusso si voleva uno standard
e come si poteva senza gli specchi? … 
interpretazione: immagine e somiglianza, immagine e somiglianza e immagine …
il rispecchiato scoppio da se, schegge, stelle borchiati sullo spazio 
tutto c’è nel retroscena, la luce, gli angoli e le intenzioni … 
io soltanto potrei tenere il telaio che da qualche parte con lettere minuscole c’è scritto:
,,che bello soffro …” 
ma chi creò lo specchio? … quale è stato il primo 
eco riflesso: 
chi è più … standard? … Il rispecchiato o la carne di quello specchio? … 
non ci possono essere alcun merito né colpa – cause fatte allo specchio 
lo specchio si specchiava nell’immagine archetipo … perfezionando il vano 

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